Esprimiamo la nostra solidarietà alle compagne femministe e lesbiche che da molti anni occupano e resistono nella sede del 22 in via dei Volsci.
Esprimiamo la nostra rabbia per l’ennesimo attacco ad un luogo che rappresenta una risorsa nei percorsi di liberazione per tutte le femministe e lesbiche che lo attraversano.
Invitiamo tutte le realtà a non rimanere in silenzio e a non soprassedere sull’accaduto.
SE TOCCANO UNA TOCCANO TUTTE E OGNI ATTACCO A UNO SPAZIO LIBERATO E’ UNA MINACCIA PER TUTTI GLI ALTRI.
Di seguito il comunicato del 22:
La repressione ha tante facce! Nuove bombe carta al 22
Eccoci qua allo scadere dell’anno con l’ennesimo attacco dinamitardo alla sede femminista e lesbica di Via dei Volsci 22.
E’ stato introdotto un bombone all’interno della sede che ha procurato gravi danni usati ora in maniera strumentale e pretestuosa dalla proprietà. Questa ha repentinamente allertato i vigili del fuoco i quali hanno dichiarato i locali confinanti inagibili.
Sono quattro anni che la proprietà prova a mandarci via e a mettere all’asta i locali.
Sono quattro anni che resistiamo e impediamo l’accesso nella nostra sede all’ufficiale giudiziario.
Beh, dove non arriva lo stato, dove le società immobiliari e finanziarie trovano la nostra resistenza, ci pensa la bassa manovalanza dello spaccio di San Lorenzo, funzionale al mantenimento del controllo del territorio, in difesa di interessi economici della ‘Bamba Spa’, altra faccia della repressione che ci vuole sottomesse e docili.
Noi Via del Volsci l’abitiamo da anni e non ci cacceranno né le aggressioni sessiste e lesbofobiche, né le bombe, né tanto meno le minacce di inagibilità che la proprietà vorrebbe usare contro di noi. Sappiamo quanto sia importante che i luoghi liberati da alcune restino liberati per le altre, in modo da accogliere sempre “il possibile” delle esperienze politiche di tutte le femministe e le lesbiche.
Per questo ci avranno solo e sempre guerrigliere, ci avranno sempre in lotta contro tutte le forme di oppressione, contro tutte le strategie per ridurci al silenzio.
Le compagne femministe e lesbiche del 22