Solo sì vuol dire sì. Pratiche di tutela in caso di violenza sessuale – Vademecum

A questo link trovate il vademecum scritto da So.Re.Ma Transfemminista sulle pratiche di tutela in caso di violenza sessuale:

Solo sì vuol dire sì

Questo vademecum è stato scritto da un’assemblea di donne, lesbiche, persone trans, persone non binarie e persone queer; nasce dalla nostra necessità di reagire alla violenza maschile sessista, machista e patriarcale presente nei quartieri che attraversiamo. Ci concentriamo sulla violenza sessuale perché è una delle forme più diffuse di prevaricazione sui corpi delle donne e delle soggettività che rifiutano di aderire alle norme di genere e di orientamento sessuale.

Il vademecum può essere diffuso liberamente!

SOREMA NON SEI SOL3!

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No Pride In Genocide. Non c’è orgoglio nel genocidio

#NoPrideInGenocide

Non c’è orgoglio nel genocidio.

Negli ultimi otto mesi il mondo sta assistendo all’escalation genocida che il governo di Israele sta portando avanti con lo scopo di annientare la popolazione palestinese, con il silenzio e la complicità della maggior parte della comunità internazionale.

Si fatica a nominare la parola genocidio, nonostante le immagini che rimbalzano sui nostri schermi mostrino l’annientamento di Gaza, la morte, il dolore, le macerie.
Giugno è per noi persone LGBTIQA+ il mese dei Pride, il mese dell’orgoglio di essere come vogliamo. Scendiamo nelle parate, balliamo, festeggiamo, limoniamo, tutto bellissimo, ce lo siamo meritato.

Ma siamo furios3. Siamo furios3 perché quest’anno più che mai viviamo la contraddizione di partecipare ad una festa in cui balliamo

accanto a quelle multinazionali che fanno affari e finanziano Israele;

accanto a quelle istituzioni che supportano politicamente le bombe che colpiscono le nostr3 compagn3 queer palestinesi e che per decenni hanno supportato il colonialismo e l’occupazione israeliane;

accanto a quelle associazioni e a un Coordinamento Roma Pride che in questo momento storico decide di non dire una parola di solidarietà per le\i\l3 palestinesi – nonostante i ripetuti appelli internazionali di Queers in Palestine – come hanno fatto invece altri pride italiani e internazionali.

Il pinkwashing di cui siamo oggetto, quest’anno pesa di più. La maschera
di Israele *democratica e progressista* dove i gay sono felici e contenti, è caduta definitivamente.
Ci sono momenti in cui non si può restare in silenzio. Ci sono momenti in cui non si può ballare come se niente fosse. Ci sono momenti in cui non prendere parola significa schierarsi.

Per questo vogliamo invitare tutte le persone che parteciperanno il 15 giugno al Roma Pride, tutte le persone LGBTIQA+ tutt3 noi A PRENDERE PAROLA, a non restare in silenzio, a schierarsi portando nel corteo del Pride le bandiere della Palestina, i cocomeri, i colori nero-rosso-bianco-verde, i cartelli in solidarietà alla Palestina e contro il genocidio in corso!

Rompiamo il silenzio, mostriamo solidarietà!
Non permettiamo che sia un Pride egoista, vigliacco, fuori dalla storia.
Prendiamo parola e facciamo vedere che non c’è orgoglio in un genocidio!

#NOPRIDEINGENOCIDE #FREEPALESTINE

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Venerdì 14 giugno ore 18 @Cagne sciolte: No pride in genocide, pinkwashing e decolonizzazione dei saperi – Assemblea di formazione della Rete della conoscenza e il collettivo Marielle

La rete della conoscenza e il collettivo Marielle presentano:

✊ Come soggettività queer e transfemministe abbiamo il dovere di rifiutare ogni logica di rainbow e pinkwashing usata per tentare di nascondere e legittimare il gεnocιδιο in atto in Palestina.

🗓️ Ci vediamo venerdì 14 giugno alle ore 18.00@cagnesciolte per un momento di autoformazione collettiva.

❌ Ai post della Leonardo in occasione del 17 maggio e alle bandiere rainbow che sventolano sui carri αrmατι in Israele risponderemo con le bandiere palestinesi ai Pride, con la nostra solidarietà e la nostra partecipazione ad ogni azione di boicottaggio e sabotaggio.

Alla discussione interverranno:

  • Alba Nabulsi, giornalista ed educatrice;
  • Paola Rivetti, docente in Politics and International Relations alla Dublin City University;
  • Chi si cura di te?, associazione di giovani medic3 transfemminista e decoloniale.

Buone pratiche assembleari per attraversare uno spazio transfemminista

Questa è una realtà orizzontale in cui mettiamo in circolo le nostre conoscenze senza riprodurre pratiche di potere. Ciò si traduce nella volontà di renderla sicura per tutte le soggettività, per cui:

no categorico a: misoginia, transfobia, enbyfobia, razzismo, bifobia, abilismo, omofobia, lesbofobia, grassofobia, slutshaming

check your privilege: sii consapevole della postura che adotti e lasca alle soggettività in lotta lo spazio per autodeterminarsi

pronomi: non diamoli mai per scontati, usiamoli quando ci presentiamo e chiediamoli all3 nostr3 compagn3

turn-taking: interveniamo per alzata di mano e rispettiamo l’ordine al fine di non sovraffollare la discussione e renderla pertanto inaccessibile

🇵🇸 CONTRO IL PRIVILEGIO DELL’INDIFFERENZA NOI
SAPPIAMO DA CHE PARTE STARE!

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Venerdì 17 maggio, serata post Roma Tre Pride verso il Priot Pride del 1 giugno

Verso il PRIOT Pride del 1 Giugno

Continua il mese di Maggio con iniziative di avvicinamento ai pride e di mobilitazioni collettive al fianco della resistenza palestinese!

🔥 Venerdì 17 Maggio 🔥
H 14 // Appuntamento al Dipartimento di Ingegneria di Roma 3 (Via Vito Volterra 62) per la Passeggiata Froci3 Incazzat3 organizzata dal Collettivo Marielle
H 21 // Ci vediamo alle Cagne Sciolte per mangiare e cantare a sguarciagola insieme: Cena a cura di Priot Pride per autofinanziamento organizzazione corteo 1°giugno e benefit cassa proPal, a seguire karaoke pazzx e furiosx!!

💘💥 PERCHÉ OGNI GIORNO SIA PRIDE, PERCHÉ OGNI PRIDE SIA RIVOLTA 💥💘

Stop al genocidio!

Cessate il fuoco immediato!

Con il cuore alla Palestina e gli occhi su Rafah

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III edizione del FAQQ: sabato 11 h18 / domenica 12 h17 maggio @cagnesciolte

artwork by @am1gxs ✨

sabato 11 e (a partire dalle ore 18) domenica 12 maggio (a partire dalle 17) si terrà la terza edizione del 𝓕𝓐𝓠𝓠!!

Ma cos’è il 𝓕𝓐𝓠𝓠?

Il 𝓕𝓐𝓠𝓠 è un modo per creare un luogo di scambio, presabbene, confronto liberi dall’eteronoia. Un modo per prenderci lo spazio, conoscerci e riconoscerci anche tramite le cose che facciamo.

𝘚𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘧𝘳𝘰𝘤ɜ 𝘤𝘩𝘦 𝘥𝘢 𝘢𝘯𝘯𝘪 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦𝘤𝘪𝘱𝘢𝘯𝘰 𝘢 𝘷𝘢𝘳𝘪 𝘧𝘦𝘴𝘵𝘪𝘷𝘢𝘭 𝘥𝘪 𝘢𝘶𝘵𝘰𝘱𝘳𝘰𝘥𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘪𝘯 𝘨𝘪𝘳𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘭’𝘐𝘵𝘢𝘭𝘪𝘢. 𝘊𝘪 𝘳𝘪𝘵𝘳𝘰𝘷𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘢 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘮𝘪𝘯𝘰𝘳𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘦𝘳 𝘪𝘯 𝘢𝘮𝘣𝘪𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘮𝘪𝘴𝘵𝘪 𝘦 𝘷𝘰𝘨𝘭𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘤𝘳𝘦𝘢𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘧𝘦𝘴𝘵𝘪𝘷𝘢𝘭 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘯𝘰𝘪: 𝘲𝘶𝘦𝘦𝘳 𝘭𝘦 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘳𝘦𝘢𝘯𝘰, 𝘲𝘶𝘦𝘦𝘳 𝘭𝘦 𝘤𝘰𝘴𝘦 𝘤𝘳𝘦𝘢𝘵𝘦, 𝘲𝘶𝘦𝘦𝘳 𝘭’𝘢𝘵𝘮𝘰𝘴𝘧𝘦𝘳𝘢 𝘪𝘯𝘵𝘰𝘳𝘯𝘰 𝘢 𝘯𝘰𝘪.

𝘘𝘶𝘦𝘦𝘳 𝘱𝘦𝘳 𝘯𝘰𝘪 è 𝘭𝘪𝘣𝘦𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦, 𝘳𝘦𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦𝘯𝘻𝘢, 𝘭𝘰𝘵𝘵𝘢 𝘦𝘥 𝘦𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘢𝘭 𝘥𝘪 𝘧𝘶𝘰𝘳𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘯𝘰𝘳𝘮𝘢 𝘦𝘵𝘦𝘳𝘰𝘴𝘦𝘴𝘴𝘶𝘢𝘭𝘦 𝘦 𝘤𝘪𝘴𝘯𝘰𝘳𝘮𝘢𝘵𝘪𝘷𝘢. 𝘗𝘦𝘳 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰, 𝘷𝘰𝘨𝘭𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘳𝘪𝘢𝘱𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪𝘢𝘳𝘤𝘪 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘰𝘭𝘢, 𝘴𝘵𝘳𝘢𝘱𝘱𝘢𝘯𝘥𝘰𝘭𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘮𝘮𝘦𝘳𝘤𝘪𝘢𝘭𝘪𝘻𝘻𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘮𝘢𝘳𝘤𝘩𝘪, 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘪𝘴𝘵𝘪𝘵𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪, 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘦𝘷𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘴𝘦𝘳𝘢𝘵𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘦𝘳 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘴𝘰𝘭𝘰 𝘪𝘭 𝘯𝘰𝘮𝘦

Cosa troverai al 𝓕𝓐𝓠𝓠? frociate autoprodotte queer qualsiasi, appunto!
quindi, ma non solo: serigrafie, linocut, fanzine, vestiti, accessori, disegni, stampe, tatuaggi, toys e harness, ecc.

Ma anche..🧚‍♀️𝒸𝒾𝒷𝑜 𝓅𝑒𝓇𝒻𝑜𝓇𝓂𝒶𝓃𝒸𝑒 𝑒 𝓂𝓊𝓈𝒾𝒸𝒽𝒾𝓃𝑒 🌟

ᔕᗩᗷᗩTO 11
𝓭𝓪𝓵𝓵𝓮 18 apertura banchetty e zona tatu

𝖈𝖊𝖓𝖆 𝖛𝖊𝖌𝖆𝖓 𝖇𝖊𝖓𝖊𝖋𝖎𝖙 a cura di 𝕋𝔸ℕ𝔸 𝕃𝕀𝔹𝔼ℝ𝔸 𝕋𝕌𝕋𝕋𝕏
uno spazio aperto nella campagna della Tuscia che sta tentando di esistere e resistere fuori dal sistema capitalista, binario e specista

💦 𝓅𝑒𝓇𝒻𝑜 by
🐟 𝐟𝐢𝐜𝐚𝐦𝐚𝐬𝐜𝐡𝐢𝐚
💄 𝐩𝐚𝐬𝐭𝐞𝐥 𝐩𝐚𝐫𝐚𝐧𝐨𝐢𝐚
🍇 𝐟𝐫𝐮𝐢𝐭 𝐬𝐚𝐥𝐚𝐝

💅ժʝ ʂҽէ
⭐️ 𝐀𝐒𝐓𝐑𝐎 @towsea
🫧 𝐌𝐄𝐒𝐌𝐄𝐑𝐈𝐋𝐋

ᗪOᗰEᑎIᑕᗩ 12
𝓭𝓪𝓵𝓵𝓮 17 apertura banchetty e zona tatu

𝖈𝖊𝖓𝖆 𝖛𝖊𝖌𝖆𝖓 𝖇𝖊𝖓𝖊𝖋𝖎𝖙 a cura di ℝ𝔸𝔻𝕀𝕆 𝕆ℕ𝔻𝔸 ℝ𝕆𝕊𝕊𝔸 @radiondarossa87.9
dalla sua nascita nel 1977, non ha mai fatto pubblicità, non ha mai ricevuto soldi per mandare in onda spot o comunicati. chi collabora e trasmette dagli 87.9 non percepisce nessun compenso, ma contribuisce con la propria militanza alla sopravvivenza della radio. da sempre vive grazie alle iniziative nei centri sociali e alle sottoscrizioni di chi la radio l’ascolta e dei compagni e delle compagne che la sostengono.

💅ժʝ ʂҽէ
🌸 𝐋𝐈𝐋𝐋𝐇𝐄𝐄 @lill.hee
💀 𝐋𝐔𝐍𝐀 𝐋𝐈𝐀𝐒 @luna_li4s

Il 𝓕𝓐𝓠𝓠 è un evento gratuito e completamente autofinanziato, se vuoi supportarlo puoi fare una donazione o acquistare il  merch durante il festival🌀

Ci vediamo l’11 e il 12 maggio alle Cagne Sciolte, via Ostiense 137b, Metro B Garbatella

Come al solito, no machi, no fasci, no stronzi

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Sabato 13 aprile – Serata benefit Ci Riguarda Tutte

𝐒𝐚𝐛𝐚𝐭𝐨 𝟏𝟑 𝐚𝐩𝐫𝐢𝐥𝐞

⚧️ᴄɪ ʀɪɢᴜᴀʀᴅᴀ ᴛᴜᴛᴛᴇ⚧️
BENEFIT SPESE LEGALI

˚₊‧𝒰𝓃𝒶 𝓈𝑒𝓇𝒶𝓉𝒶 𝒸𝒽𝑒 𝒻𝒶 𝓇𝒾𝒹𝑒𝓇𝑒, 𝓂𝒶 𝒶𝓃𝒸𝒽𝑒 𝓇𝒾𝒻𝓁𝑒𝓉𝓉𝑒𝓇𝑒 ‧₊˚

𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝟏𝟗:𝟎𝟎

⋆˙⟡ cena
✧˖° aggiornamenti dalla rete #ciriguardatutte a sostegno delle compagne condannate nel processo dell’Aquila e intervento della rete transfemministe con la resistenza palestinese

⋆˙⟡ karaoke con performance Tale&Quale show: scegli il\la\lu\li\le tue artiste del corazon e performale in una scatenata imitazione in lip sync (ovvio,vogliamo anche l’outfit!)

@Cagne Sciolte, via Ostiense 137b Roma ──★

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SE L38 SQUAT È SOTTO ATTACCO LO SIAMO TUTTX

Dopo aver buttato in mezzo a una strada le donne del quinto ponte, adesso il Municipio IX sta intimando lo sgombero al Laurentino 38 Squat.

SE L38 È SOTTO ATTACCO LO SIAMO TUTTX

In quello squat ci incontravamo prima che il collettivo delle Cagne Sciolte fosse anche solo un’idea, ci ha continuatx a ospitare in innumerevoli e lunghissime riunioni in questi 10 anni cagneschi e per almeno altri 10 dovrà farlo!

Ci abbiamo dormito, mangiato, scopato, cantato e cagato, per noi è come una casa. Ci sono state volte in cui non trovavamo più il confine tra un collettivo e un altro, tra un’occupazione e l’altra, perché il confine non c’era e non andava cercato. In altri momenti ci siamo insultatx e andava bene così.
Quello spazio è sempre stato pronto a ospitare chi ne aveva bisogno, sia che fosse per un’assemblea che per un’ospitalità più lunga.
Ci ha insegnato tanto sulla complicità.

Ma i nostri legami sono veramente profondi, fatti anche di persone che nel frattempo hanno preso altre strade. Il laboratorio sulla violenza delle Cagne, ad esempio, partì da un workshop elaborato proprio da alcunx compagnx dello squat. Poi lo sportello antiviolenza Una stanza tutta per sé lo riprese, rielaborò e condivise con le Cagne, che a loro volta lo presero e trasformarono. Ancora oggi alcune cose che facciamo risalgono a quella eredità.

Di recente abbiamo percorso le strade sotto i ponti con una street parade potentissima, aperta da uno spezzone separato contro la violenza sulle donne.
È stata una festa col quartiere che ha risposto con un abbraccio e due zompi. Ci ha ricordato l’accoglienza che sa dare e che abbiamo imparato a conoscere in questi anni.

Abbiamo avuto bisogno di un po’ di tempo per ripercorrere tutto quello che abbiamo fatto insieme allx compagnx dello squat e sicuramente abbiamo dimenticato qualcosa… ma non possiamo non ricordare la pole dance, il Rocky Horror Picture Show (in cui lx più inaspettatx dovettero performare il balletto) e i fin troppi karaoke su quel palco (a dirla tutta, la tradizione di Bohemian rapsody, croce e delizia di ogni karaoke organizzato dalle Cagne, proprio da lì partì).
E poi i cortei, le passeggiate, le iniziative, le slutwalk e i presidi cercando di fare breccia nelle mura di Rebibbia e di Ponte Galeria.

Laurentino 38 squat ci ha accolte, supportate e ispirate e gli restiamo a fianco! Siate maledetti voi i vostri figli i figli dei vostri figli e le generazioni a seguire se toccate L38.

Cagne sciolte

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CON LA RESISTENZA PALESTINESE – 8 MARZO 2024

Noi femministe, transfemministe, donne, lesbiche, bisessuali, persone trans,
non binarie, queer, sentiamo la necessità, questo 8 marzo, di prendere parola
contro il genocidio in Palestina: cessate il fuoco ora! Basta vendita di armi a
Israele! Stop a ogni programma di cooperazione scientifica e accordi commerciali!

Le aggressioni coloniali, la guerra, la cultura delle armi e della militarizzazione
sono per noi da sempre fonte di oppressione. Lo stupro è l’arma più antica usata
in qualsiasi guerra, occupazione, colonizzazione e presidio dei territori.
Rifiutiamo qualsiasi tentativo di strumentalizzare la lotta contro la violenza di genere: gli stupri non dipendono dalla provenienza geografica o dalla religione di
chi li commette e soprattutto non possono giustificare l’occupazione e il
genocidio del popolo palestinese che Israele porta avanti da molto prima del 7
ottobre.

Per questo denunciamo la complicità dei governi dell’Europa e del Nord
America, i profitti delle industrie militari, la repressione contro chi esprime
dissenso a questo ordine internazionale, le diverse ma comunque violente forme
di colonialismo che i nostri paesi continuano a portare avanti. Oggi quindi
condanniamo a gran voce il colonialismo d’insediamento, l’apartheid e la
pulizia etnica che Israele mette in atto da decenni.

I bombardamenti e l’invasione della striscia di Gaza, che proseguono indisturbati,
sono solo l’ultimo atto del tentativo di cancellare la Palestina da parte di Israele:
un’aggressione sistemica, capillare, che da tempo priva la popolazione di
risorse, terre, persone, spazi di vita. Un’aggressione che inizia ben prima del 7
ottobre e che non riguarda solo la Striscia di Gaza ma la Cisgiordania,
Gerusalemme, le carceri israeliane in cui sono detenute migliaia di persone
palestinesi, tra cui migliaia di bambin*, in condizioni terribili di tortura e
isolamento.

La propaganda sionista pretende di giustificare il genocidio in atto presentandosi
come “l’unica democrazia del medio oriente”, pur essendo di fatto uno stato
confessionale che pratica l’apartheid, uno stato che nella sua legge fondamentale
sancisce differenti diritti per i cittadini in base all’essere o meno ebrei, un sistema
basato sull’oppressione razzista, istituzionalizzata e prolungata, di milioni di
persone.

Israele si pone come baluardo delle libertà e dei diritti delle donne e delle persone
lgbtqia+, cerca di ripulire la propria immagine di stato occupante e genocida
mostrandosi lgbtqia+ friendly, in apparente opposizione a una società palestinese,
che viene dipinta come musulmana, quindi omofobica, transfobica, sessista e
arretrata, invisibilizzando le lotte queer e femministe arabe. La propaganda
israeliana sulle tematiche lgbtqia+ è talmente radicata da assumere un nome
specifico: pinkwashing. Non a caso Israele punta da anni sul turismo gay, una
nicchia del mercato utilizzata per mostrarsi progressisti e aperti.
Parallelamente il termine purplewashing indica la propaganda sulla presunta
emancipazione delle donne in israele: immagini di donne israeliane in divisa
vengono diffuse dai media ogni giorno, come se sparare alla popolazione
palestinese e la leva militare obbligatoria rappresentassero un ideale femminista!

Noi, in quanto femministe, transfemministe, donne, lesbiche, bisessuali, persone
trans, non binarie, queer, sappiamo benissimo che per questa società ci sono vite
che contano e vite che non contano, e queste seconde sono considerate inferiori,
mostrificate e disumanizzate per ridurle al silenzio.
Rifiutiamo con fermezza questa chiamata alle armi, così come rifiutiamo lo
squallido tentativo di far passare le prese di posizione contro l’apartheid e il
colonialismo dello stato di Israele per attacchi antisemiti.
È ridicolo accusarci di antisemitismo, siamo antifascist* ora e sempre!

Noi non ci sentiamo con le spalle al muro: abbiamo la responsabilità di prendere
fermamente parola, riconoscendo il nostro privilegio di persone bianche e
occidentali, e per questo scendiamo in piazza anche oggi, 8 marzo,
rispondendo agli appelli internazionali alla solidarietà e alla mobilitazione
lanciati dall* compagn* queer e femministe palestinesi.

Nessunə sarà liberə finché non lo saremo tutt3.

Link utili:

Queers in Palestine: https://queersinpalestine.noblogs.org/

Anti-Colonialism is a Feminist Issue – A Feminist Manifesto – Takatoat

Anti-Colonialism is a Feminist Issue – A Feminist Manifesto

Contro il femminismo colonialista – Rivoluzione Anarchica 🏴
https://www.rivoluzioneanarchica.it/contro-il-femminismo-colonialista/#/

The Palestinian Feminist Collective Condemns Reproductive Genocide in Gaza – Palestinian Feminist Collective

The Palestinian Feminist Collective Condemns Reproductive Genocide in Gaza

SPAZIO SEPARATO NEL CORTEO DELL’8 MARZO di Non Una di Meno
Spazio separato di donne, lesbiche, bisessuali, persone trans, non binarie e queer.
Se ti riconosci in una di queste soggettività sei benvenutx. No maschi cis.

8 marzo Scioperiamo contro la violenza patriarcale. Tutte le info – Non Una Di Meno (wordpress.com)

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Domenica 10 marzo 2024, ore 16.00: presentazione e reading di Stone Butch Blues

«𝘐𝘮𝘮𝘢𝘨𝘪𝘯𝘢 𝘶𝘯 𝘮𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘪𝘯 𝘤𝘶𝘪 𝘷𝘢𝘭𝘨𝘢 𝘭𝘢 𝘱𝘦𝘯𝘢 𝘷𝘪𝘷𝘦𝘳𝘦, 𝘶𝘯 𝘮𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘤𝘶𝘪 𝘷𝘢𝘭𝘨𝘢 𝘭𝘢 𝘱𝘦𝘯𝘢 𝘤𝘰𝘮𝘣𝘢𝘵𝘵𝘦𝘳𝘦. 𝘊𝘩𝘪𝘶𝘴𝘪 𝘨𝘭𝘪 𝘰𝘤𝘤𝘩𝘪 𝘦 𝘴𝘦𝘯𝘵𝘪𝘪 𝘭𝘦 𝘮𝘪𝘦 𝘴𝘱𝘦𝘳𝘢𝘯𝘻𝘦 𝘭𝘪𝘣𝘳𝘢𝘳𝘴𝘪 𝘪𝘯 𝘢𝘭𝘵𝘰»

A 31 anni dalla sua pubblicazione, 20 dalla prima edizione in italiano, torna con una nuova traduzione STONE BUTCH BLUES di Leslie Feinberg.
Con emozione vi invitiamo 𝗱𝗼𝗺𝗲𝗻𝗶𝗰𝗮 𝟭𝟬 𝗺𝗮𝗿𝘇𝗼 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟲:𝟬𝟬 alle ᴄᴀɢɴᴇ sᴄɪᴏʟᴛᴇ per parlarne tuttx insieme e con lx traduttorx.

Durante la presentazione vorremmo dare spazio al racconto di ognunx: se ti va, seleziona un brano significativo per te e vieni a condividerlo con noi.

Vi aspettiamo 💜

Ps: Sul sito di Asterisco Edizioni è possibile scaricare gratuitamente il PDF

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Sono stati (quasi) 10 giorni meravigliosi, oltre ogni nostra immaginazione…

Sono stati (quasi) 10 giorni meravigliosi, oltre ogni nostra immaginazione…

È stato splendido e potente incontrare gli sguardi di chi c’è stat* fin dall’inizio insieme a quelli di chi è arrivat* da poco, perché l’atmosfera che si è respirata in questi giorni è il risultato di tutti i nostri cuori (e culi) che battono all’unisono ❤️‍🔥

Grazie a: il gruppo lavori palco e altro, SoReMa Transfemminista, Lucha y Siesta, il collettivo Marielle Roma 3, Obiezione respinta, il collettivo di zona per la difesa del consultorio di Garbatella, San Paolo, Ostiense, Marconi, il collettivo medicina Sapienza, Gaza free style, il collettivo Marsha di Aprilia, Rosss, il gruppo cucina de la puttanesca, una delle traduttrici di ‘La guerra contro le donne’ , Tamu, Radio Blackout, Likewise, ROR, Cagna del Rey, OPS, Ombre Rosse, er Nikky, GNX, Ninì, Gioia e Maina, Siouxie, Terrorismo Femme, CSOAT Auro&Marco, Velenoglitter, Easypeasy, Dj Leblonde, Valerie Monique.

E grazie a chi è venut alla passeggiata, a chi ha fatto l’escape room, a chi ha cantato, mangiato e ballato, a chi ha giocato a biliardino e alle pole dancers, a chi ci ha regalato la caffettiera e a chi è passat e ha contribuito a rendere questi giorni e questo spazio un posto Toooooooops!!

Che sboccino molteplici occupazioni transfemministe!!

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