Fascismo, sessismo,omolesbotransfobia dalle nostre strade (e gallerie) vi spazzeremo via! Boicotta il bar Dagnino!!

Riceviamo e difffondiamo:

Oggi, 27 giugno, a 2 settimane dal RomaPride, siamo stat* al bar Dagnino, nella galleria Esedra, a pochi passi dalla piazza del concentramento del Pride.

Qui, l’11 giugno, due ragazze, una coppia, hanno subito un’aggressione lesbofoba, da un losco individuo seduto ai tavolini di quel bar. Sono state strattonate, spinte, prese a calci e insultate…come se non bastasse, uno dei camerieri del bar, le ha costrette ad allontanarsi, accusandole di “dare spettacolo”, preoccupato che turbassero la tranquillità e il consumo dei suoi clienti.

Oggi siamo tornat* lì a distribuire un volantino, in cui denunciamo che la violenza, l’odio e l’omolesbotransfobia riempiono le strade e locali di questa città, tutti i giorni dell’anno, in ogni quartiere. Per questo motivo, non ci accontentiamo di riempire le strade un solo giorno all’anno, in occasione del pride, nè di relegare il nostro divertimento a ghetti del consumo gay o a locali cosidetti “friendly”. Per questo, ci riprendiamo le strade ogni giorno, strabordando con le nostre identità e i nostri corpi non normati, riempiendo questa città con tutta la nostra favolosità.

Questo il testo:

IN QUESTO BAR SONO STATE AGGREDITE DUE LESBICHE
Al Bar Dagnino – galleria Esedra – l’11 giugno poco prima della parata del RomaPride, sono state aggredite due lesbiche mentre consumavano sedute ai tavoli nell’ attesa di prendere parte alla manifestazione.

Il racconto dei fatti è il seguente:

Le due donne avevano con sè un cane che ad un certo punto si alza e va ad annusare il cane di un’altra persona – l’aggressore – l’altro cane ringhia e il cane delle due donne inizia ad abbaiare. A quel punto il padrone comincia a prende a calci il cane delle due donne.
Una delle due si alza, e urlando si frappone tra il cane e l’aggressore, che a quel punto inizia a prendere a calci lei.
La donna reagisce spintonandolo mentre la compagna corre in suo aiuto, a quel punto lui l’ afferra per il collo e le strappa la camicia: lei rimane dunque in reggiseno davanti a questo, che la guarda ghignando, arrivano gli amici dell’aggressore a dargli man forte, mentre nessuno a parte un ragazzo solidarizza con le due donne.
L’aggressore alla fine se ne va con i suoi amici, gridando in fondo alla galleria :lesbiche di merda.

Ma non è finita qui….

Uno dei camerieri del bar Dagnino, alto e brizzolato, che durante tutta la scena era rimasto a guardare senza muovere un dito, si avvicina alla ragazza aggredita e le chiede : “Signorina ha finito di fare lo spettacolino?”, la ragazza gli urla contro che non si deve permettere, e quello risponde che lui dice quello che gli pare e ribadisce che le due donne hanno dato solo spettacolo.
Comincia un nuovo diverbio nel quale le ragazze reclamano le scuse del tipo, il cameriere del bar prima se ne va, poi dopo poco ritorna chiedendo alle due ragazze di liberare il tavolo.

Siamo qui dunque a denunciare l’ennesima, vergognosa, aggressione lesbofobica, avvenuta nel cuore di una città in cui sempre più spesso avvengono episodi di schietta discriminazione e intolleranza.
Sappiamo perfettamente che il Pride è, purtroppo, anche l’evento per i commercianti pronti ad arricchirsi con i soldi che quell’ondata di froci scalmanati spenderà in quella giornata.
Anche il commerciante omofobico, intollerante,sessista, in ogni caso ignorante, è contento quando sfila il Pride, perchè il capitalismo non guarda in faccia a niente e nessuno.
Se poi questi froci scalmanati quando consumano rischiano di essere aggrediti e offesi, poco importa… basta poco infatti affinché venga fuori la grettezza, il fastidio e l’omofobia nei confronti di lesbiche, trans e gay, che anche quando si ribellano ad un’aggressione vengono tacciati di voler dare “spettacolo”: in questa società omofoba va bene se sei gay ma dentro casa tua, nell’invisibilità domestica, nella famiglia pseudo mulino bianco delle unioni civili, ma quando esci devi essere sobrio, normato e rispettabile, indistinguibile dagli altri.

Noi lottiamo tutti i giorni affinché ci sia il riconoscimento e il rispetto verso qualsiasi soggettività sia essa lesbicha, trans, gay, queer.
Crediamo che la lesbofobia, la transfobia, l’omofobia siano l’espressione violenta della parte della società rimasta ancorata a valori medioevali, biechi e stupidi ormai del tutto superati.
Gli stessi valori che hanno causato la strage di Orlando, l’assassinio di Sara Di Pietrantonio, il massacro perpetuato da un padre nei pressi di Cuneo sull’amante del figlio… e troppo lunga sarebbe questa lista.
Chi ancora si fa portatore di questi valori deve cambiare oppure andarsene.

Invitiamo a non consumare più niente nel bar Dagnino, invitiamo a cercare la sicurezza non nella presenza dei militari nelle strade, non nell’appello a polizia e carabinieri, non nella presenza massiccia di telecamere e registrazioni di vario tipo, ma nella solidarietà con gli altri e con le altre, nel soccorso reciproco, nella ricerca con gli sguardi.
Se una situazione ti sembra violenta o aggressiva,se ti sembra che qualcuno o qualcuna sia a disagio o in difficoltà intervieni! non restare a guardare!

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