Un 8 marzo antifascista, in solidarietà con la Svezia

Mentre l’8 marzo manifestavamo la nostra rabbia nei confronti degli obiettori e di tutti i soggetti che ci negano di autodeterminarci quando decidiamo come vivere i nostri corpi, a Malmo, in Svezia, un gruppo di attivist* antifascist* che aveva partecipato a una manifestazione contro la violenza sulle donne veniva attaccato premeditatamente da un gruppo di fascisti. Alcuni di loro sono stati accoltellati (con una pratica evidentemente non nuova ai fascisti di ogni paese) e uno degli aggrediti, avvocato appartenente alla rete di “tifosi contro l’omofobia”, Showan, versa ora in condizioni gravi. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà come cagne sciolte alle persone aggredite, tutta la nostra rabbia agli aggressori. L’8 Marzo, giornata di mobilitazione in cui abbiamo rivendicato l’accesso libero e gratuito all’aborto, la reperibilità 24h in ogni territorio della pillola del giorno dopo, l’autonomia decisionale per tutto il percorso di nascita e la depatologizzazione delle condizioni trans, e l’opposizione alle decisioni arbitrarie dei medici su@ neonat@ intersex e alla violenza ostetrica è stata per noi una giornata profondamente antifascista come sempre lo sono le giornate in cui si lotta per disporre con libertà e autodeterminazione dei nostri corpi.

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