La pioggia non ci ferma: #RiprendiamociLeStrade. Assemblea pubblica 10 febbraio ore 19.

La pioggia che blocca Roma da giorni non ci ha fermate: domenica sera insieme a tante donne (e non solo), del quartiere e della città siamo scese in strada per la passeggiata collettiva contro la violenza di genere e omofoba, per riprenderci gli spazi del quartiere nei quali ci si sente meno sicure quando si è da sole, soprattutto quando fuori è buio. Armate di fischietti, ombrelli colorati e la musica della Murga, abbiamo attraversato le strade e segnato il nostro passaggio, con scritte, striscioni e interventi al megafono. Tutte insieme siamo passate nelle strade della movida, della socialità mercificata e posticcia, nelle quali i ruoli maschio\femmina sono radicalizzati e messi in vetrina e dove spesso veniamo guardate\toccate\importunate contro la nostra volontà. Abbiamo percorso le strade più buie, i passaggi della metro coperti e nascosti nei quali è più difficile sentirci se urliamo. Siamo passate davanti alle caserme ribadendo che nessuna militarizzazione e nessuna presenza di tutori armati ci dà sicurezza e libertà, ma che la libertà di stare in strada come vogliamo ce la dà solo l’autodeterminazione e sicuramente non luoghi come le caserme, dove gli uomini comandano e stupratori in divisa si nascondono. Siamo passate sotto i palazzi e le abitazioni dalle quali in tant* si sono affacciat* al nostro passaggio per salutarci o ci hanno raggiunto in strada. Abbiamo lasciato il segno della nostra passeggiata davanti alle chiese simbolo del patriarcato, che ci vuole sempre vittime da tutelare e non soggetti forti che possono decidere da soli, e abbiamo lasciato dei ‘ricordini’ in solidarietà delle sorelle spagnole, alle quali con una legge infame di stampo cattolico e autoritario si sta cercando di strappare il diritto a decidere del proprio corpo e ad abortire, per ribadire che YODecido!. Abbiamo preso parola contro i C.I.E., lager della democrazia, nei quali le donne e gli uomini vengono rinchiusi e deportati, luoghi di repressione razzista e classista, abbiamo denunciato quelle organizzazioni come la Croce Rossa che, dietro una facciata di umanità, fanno business sulle migranti. Abbiamo incontrato le altre realtà del quartiere, complici delle nostre lotte, le sorelle  dell’occupazione di Porto Fluviale e le compagne dello studentato occupato Alexis, che ci hanno offerto riparo dalla pioggia con the, biscotti e vino e hanno costruito con noi il percorso della passeggiata.

Insieme a tutto questo abbiamo fatto anche una piccola assemblea nella quale abbiamo deciso di ridare appuntamento per un’altra passeggiata a febbraio, per essere ancora di più, per abbracciare altre strade e altre sorelle, per riprenderci ancora i nostri spazi come vogliamo noi. Per stare libere nelle strade, magari stavolta con il cielo sereno!
Diamo appuntamento a tutte\i il 10 febbraio alle 19 in via ostiense 137 per l’assemblea pubblica preparatoria della prossima passeggiata collettiva!

Perché le strade sicure le fanno le donne che le attraversano e non i militari!
#riprendiamocilestrade

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