Egitto: Laila Soueif, attivista e madre di Alaa, continua lo sciopero della fame contro le incarcerazioni politiche

Egitto: Alaa Abdel Fattah è un compagno egiziano in carcere dal 2013.

Alaa il 29 settembre ha finito di scontare la pena di 5 anni per diffusione di false notizie, solo per aver parlato di un detenuto morto ammazzato nelle carceri in Egitto.
Alaa è particolarmente odiato dal regime egiziano per le sue posizioni politiche, motivo per il quale da decenni si trova dietro le sbarre, non solo lui ma moltissime persone attive durante la rivoluzione del 2011, sono 60.000 le persone detenute in Egitto per motivi politici.
Laila Soueif, docente all’università del Cairo, una compagna che ha una lunga storia di lotta e resistenza alle spalle, madre di Alaa è in sciopero della fame dal 30 settembre per chiedere la liberazione di Alaa che ingiustamente continua a rimanere dentro, ma anche di chiunque sia privato della propria libertà.
Laila è entrata al quinto mese di sciopero della fame ad oltranza. “O liberate Alaa o il mio corpo collasserà, ma sono determinata a continuare fino alla fine”, queste le sue parole.
Davanti alla sua determinazione che sta mettendo in pericolo la sua vita, il suo corpo sta iniziando a cedere ed è prossimo al collasso, in questo momento è ricoverata in ospedale a Londra.
C’è bisogno di solidarietà.
Laila in questo momento è a Londra, prima di finire in ospedale tutte le mattine andava davanti al ministero degli affari esteri inglese affinché il governo intervenisse concretamente per scarcerare Alaa che ha la doppia cittadinanza.
La responsabilità della vita di Laila e la liberazione di Alaa è in mano al governo inglese e egiziano.
Non possiamo continuare a guardare senza prendere posizione e agire, d’altronde come dice Alaa nel suo libro Non siamo ancora stati sconfitti, finché siamo persone libere e non dietro le sbarre.
Il silenzio è complicità!

Per aggiornamenti: https://freealaa.net/
#FreeAlaa
#SaveLaila

Per aggiornamenti sulla situazione di Alaa e gli/le altr* prigionieri politici in Egitto è possibile seguire il canale Telegram Egitto-FreeAlaa-SaveLaila: t.me/FreeAlaaSaveLaila

AGGIORNAMENTI SULLO SCIOPERO DELLA FAME DI ALAA: LA SORELLA SANAA SEIF
Dal 1° marzo, l’inizio del mese di Ramadan Alaa ha iniziato uno sciopero della fame dopo aver appreso che la salute della mamma era peggiorata in ospedale. Al terzo giorno gli avvocati hanno presentato una denuncia al Pubblico Ministero, documentando lo sciopero. Il giorno dopo, un membro del pubblico ministero si è recato in prigione da Alaa, ha scritto un rapporto registrando le sue richieste. I valori della glicemia: 67 e la pressione: 70/110.
Sono 5 mesi che Alaa vuole iniziare uno sciopero, non accetta che sia la madre a mettere in
pericolo la sua vita mentre lui sta a guardare. Inoltre dice se qualcuno deve portare avanti questa lotta è proprio lui.
Avrei preferito dissuaderlo e chiedergli di aspettare, perché non sostengo più di correre di qua e di là e di essere preoccupata per entrambi. In realtà Alaa ha aspettato tantissimo per noi, ma era molto stressante psicologicamente per lui. Quando la mamma è entrata in ospedale, Alaa non è più stato in grado di aspettare.
Ho tardato ad annunciarlo nella speranza che qualcuno andasse in prigione gli parlasse dandogli un barlume di speranza che lo facesse tornare indietro dall’idea di uno sciopero della fame.
Ma ha ricevuto una lettera da Alaa che confermava che stava continuando il suo sciopero e diceva che la procura era andata da lui e quindi ho deciso di non aspettare più.
Sono arrivata in Egitto, il colloquio con Alaa è l’8 marzo.
Mamma è in condizioni di salute abbastanza stabili, e dovrebbe uscire dall’ospedale se gli esami del giorno sono buoni. I medici si aspettano che possa stare a casa per un po’ purché venga trasferita a uno sciopero parziale, ma ovviamente tutto questo è temporaneo, si aspettano che tornerà di nuovo in ospedale se il problema non sarà risolto rapidamente.

 

This entry was posted in General. Bookmark the permalink.