La violenza maschile sulle donne esiste e noi lo sappiamo bene.
Il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni ha subito una qualche forma di violenza nel corso della propria vita. Violenza fisica, psicologica, sessuale, economica.
Conosciamo molto bene anche il luogo dove spesso la violenza viene agita: la propria casa. Quel luogo che dovrebbe essere accogliente e invece è teatro muto di violenza perpetrata per anni.
Per fuoriuscire dalla violenza occorrono due elementi iniziali: la volontà della donna di intraprendere un percorso, e uno sportello antiviolenza.
Uno sportello proprio come quello di “Una stanza tutta per sè”, che ogni venerdì ormai da anni incontra le donne per costruire insieme un percorso per uscire dalla violenza.
Lo sportello da più di un anno ormai pratica la propria lotta contro la violenza di genere nello spazio occupato dal Collettivo delle Cagne Sciolte in via Ostiense 137, questo venerdì però non ci sarà nessuna possibilità di accogliere le donne: il distacco della corrente elettrica e dell’acqua effettuato da ACEA, accompagnata dal corpo militare dell’Arma dei Carabinieri, il 3 novembre, di fatto rende inagibile lo spazio occupato e lo sportello antiviolenza.
Insieme allo sportello anti-violenza anche tutte le attività collettive, dai laboratori ad ogni momento di socialità ed autodeterminazione, subiscono un pesantissimo arresto, al pari di quello che ci ha minacciate nel mese di agosto, con il primo distacco di luce ed acqua.
Se da un lato le forze dell’ordine e le amministrazioni locali – o ciò che ne rimane- attaccano e reprimono le esperienze autogestite di liberazione e autodeterminazione delle donne e delle soggettività LGBTQI, dall’altro sono già tutti pronti a mostrarsi nella cornice del 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, ormai diventata una vetrina per la speculazione politica.
In una città come Roma, in cui si ricostituisce un clima cupo e militarizzato in vista del Giubileo, vorrebbero rinchiuderci nelle case e nei ruoli da cui abbiamo scelto di liberarci. Anche stavolta resisteremo, tutte insieme continueremo ad incontrarci in uno spazio dove la violenza di genere ed il sessismo sono i primi nemici.
Siamo qui per rendere visibile un problema, non cediamo alle minacce che ci vengono fatte da organi istituzionali costruiti su ruoli di potere, incapaci di scardinare un sistema di violenza che colpisce sempre più donne, lesbiche, gay e trans. Da sempre rispondiamo ai nostri bisogni creando una rete di sorellanza e solidarietà tra donne.
Mentre il diritto all’aborto è pesantemente minacciato da medici e farmacisti obiettori, mentre si annullano sempre di più le possibilità economiche e abitative per una donna che vuole abbandonare le mura domestiche in cui si sente oppressa, mentre lo squadrismo fascista occupa le piazze con il movimento delle “Sentinelle in piedi”, mentre vengono inviati sempre più militari a pattugliare le strade con la retorica della “sicurezza per le donne” e mentre la censura si avventa sulle scuole per uccidere ogni spiraglio di conoscenza, consapevolezza e autodeterminazione, non lasceremo in alcun modo che venga minacciata la nostra agibilità nello spazio occupato dalle Cagne Sciolte.
Lo difenderemo con le unghie.
Sabato 14 novembre ore 15 appuntamento alle Cagne Sciolte Via Ostiense 137: Passeggiata nel quartiere!!!